venerdì 5 luglio 2013

Torre Guaceto


Torre Guaceto

Le prime azioni a tutela di Torre Guaceto risalgono al 1970 quando la marchesa Luisa Romanazzi Carducci dalla sua entrata nel direttivo nazionale del WWF:Italia , fece sì che l'associazione prendesse a cuore questo territorio. Nel 1987 il WWF Italia, su incarico del Ministero della Marina Mercantile, realizza il piano di fattibilità per l’istituzione di una riserva marina a Torre Guaceto che diventa realtà il 4-12- 1991 con decreto ministeriale dello stesso ministero. L’area marina protetta è affidata alla capitaneria di porto di Brindisi. Il Ministero dell’Ambiente con decreto ministeriale del 4 -2- 2000 istituisce la riserva naturale dello stato di Torre Guaceto . Con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (G.U. n. 124 del 30/05/2000) e delle aree limitrofe ad esse connesse. L’art. 4 di tale decreto afferma che all'organismo individuato dall'atto della sua costituzione è attribuita, altresì, la gestione della riserva naturale marina di Torre Guaceto Persegue le finalità espresse nell’art. 2 del suddetto decreto e in particolare:
  1. La conservazione delle caratteristiche ecologiche, floro - vegetazionale, faunistiche, idro geomorfologiche e naturalistico-ambientali;
  2. La gestione degli ecosistemi con modalità idonee a realizzare un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro- silvo - pastorali e tradizionali;
  3. il restauro ambientale degli ecosistemi degradati;
  4. la promozione delle attività compatibili con la conservazione delle risorse naturali della riserva:
  5. la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica, con particolare riferimento ai caratteri peculiari del territorio:
  6. la realizzazione di programmi di educazione ambientale .Intende, inoltre, perseguire la promozione e l’organizzazione della formazione professionale allo scopo di favorire l’incremento occupazionale locale. Sono organi del Consorzio di Gestione.
La Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 m L’area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale 379. In quest'ambiente trovano rifugio animali diversi per caratteristiche e abitudini. Sicuramente i più schivi e difficili da vedere sono i mammiferi notturni come il tasso, la donnola o la faina, che generalmente di giorno sono al sicuro nelle loro tane scavate nel terreno, ben nascoste e mimetizzate nella vegetazione. Durante i periodi più caldi dell'anno è facile scorgere ai bordi dei sentieri innocui serpenti come il colubro leopardiano chiamato per la spettacolare livrea a macchie brune o il cervone che può raggiungere notevoli dimensioni, mentre le acque, ricche di vegetazione sommersa, ospitano rettili come la biscia dal collare o la testuggini d'acqua, facilmente distinguibile dalle punteggiature gialle sul corpo scuro. Tra gli uccelli che prediligono come dormitorio o punto di sosta il canneto di Torre Guaceto vi sono passeriformi come il pendolino e l'usignolo di fiume o uccelli di dimensioni maggiori come il porciglione gli aironi e il tarabuso , quest'ultimo, per mimetizzarsi al meglio tra le canne che lo circondano, può rimanere per molto tempo immobile in piedi o ondulare lentamente come canna al vento. Se disturbato invece assume una strana e buffa posizione di attacco che, a dire il vero, sembra tutt'altro che minacciosa. Altri protagonisti di quest'ambiente sono le rondini che in migliaia di esemplari stazionano in Puglia durante i viaggi migratori. Tra i rapaci domina il falco della palude. colubro leopardiano chiamato per la spettacolare livrea a macchie brune o il cervone che può raggiungere notevoli dimensioni, mentre le acque, ricche di vegetazione sommersa, ospitano rettili come la biscia dal collare o la testuggini d'acqua, facilmente distinguibile dalle punteggiature gialle sul corpo scuro. Tra gli uccelli che prediligono come dormitorio o punto di sosta il canneto di Torre Guaceto vi sono passeriformi come il pendolino e l'usignolo di fiume o uccelli di dimensioni maggiori come il porciglione gli aironi e il tarabuso , quest'ultimo, per mimetizzarsi al meglio tra le canne che lo circondano, può rimanere per molto tempo immobile in piedi o ondulare lentamente come canna al vento. Se disturbato invece assume una strana e buffa posizione di attacco che, a dire il vero, sembra tutt'altro che minacciosa. Altri protagonisti di quest'ambiente sono le rondini che in migliaia di esemplari stazionano in Puglia durante i viaggi migratori. Tra i rapaci domina il falco della palude. Distesa e la macchia mediterranea, dune sabbiose, paludi con anfibi e uccelli migratori, spiagge giallo oro, mare trasparente e fondali di praterie di poseidonia sono le peculiarità di questo luogo. Il simbolo di Torre Guaceto è la torre aragonese del XVI Sec. costruita, come altre sulla costa a distanza di alcuni chilometri, a difesa dalle incursioni dei pirati saraceni.Durante il periodo che va dalla primavera a inizi d'autunno ,il consorzio mette a disposizione una navetta per rendere piacevoli le escursioni , e parte da  Punta Penna Grossa ,partenza ogni ora , e ancora piu piacevole fare immersioni guidati dagli operatori ,il piacere dei Sub in un mare incontaminato ricco di sorprese.
L’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto è situata a 17 km a nord di brindisi, in territorio di Carovigno. Il Centro Visite è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 379 Bari-Brindisi e prendendo l’uscita Serranova al km 35.

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