sabato 29 giugno 2013

Festa di San Pietro e Paolo




Galatina, la Chiesa Matrice, dedicata a San Pietro e San Paolo, fu costruita ex novo nel 1633, sull'area di un precedente edificio sacro in cui si officiò in rito greco sino ai tempi del papa Sisto IV (1471-1484) Le chiavi della città furono concesse dal Pontefice Urbano VI che, tenuto prigioniero a Nocera, fu liberato dai Galatinesi guidati da Raimondello Orsini del Balzo – per la vittoria riportata sui Britanni”).Cristianesimo sia stato qui introdotto dall’Apostolo San Pietro in viaggio da Antiochia verso Roma. In ricordo di questo evento la città fu chiamata per secoli “San Pietro in Galatina”,con l’Unità d’Italia le fu ridato il suo nome originario. Nella seconda metà del ‘500, quasi a voler sottolineare le origini greche della città, fu aggiunta, sotto le chiavi, una civetta coronata in maestà: era l’animale sacro ad Atena, dea della sapienza. Nella ricorrenza , il 29 giugno, di usanza ricordare  un rito esorcistico , sia per le donne pizzicate (talvolta erano anche gli uomini) per allontanare il male ,lo si faceva  a suon ti musica chiamata PIZZICA . Si svolgerà ad agosto nelle zone del Salento il più importante festival musicale interamente dedicato alla valorizzazione ed al recupero della pizzica salentina la celeberrima "La Notte della Taranta", La pizzica rappresenta il tipo di musica che scandiva l'antichissimo rituale delle cure impartite per sconfiggere il morso immaginario della tarantola, il pericolosissimo ragno. un'antica tradizione vuole che per salvare la vittima, venissero suonati incessantemente i tamburelli ad un ritmo vorticoso finché l'incantesimo non veniva sciolto Il suono incessante dei tamburelli veniva accompagnato da un ballo ripetitivo ed ossessivo, utile ad esaurire completamente il veleno. ci sono alcune varianti alla pizzica tarantata come ad esempio il ballo del corteggiamento tra donna e uomo e la danza dei coltelli definita anche pizzica a scherma.

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