Galatina, la Chiesa Matrice, dedicata a San Pietro
e San Paolo,
fu costruita ex novo nel 1633, sull'area di un precedente edificio sacro in cui
si officiò in rito greco sino ai tempi del papa Sisto IV
(1471-1484) Le chiavi della città furono concesse dal Pontefice Urbano VI che,
tenuto prigioniero a Nocera, fu liberato dai Galatinesi guidati da Raimondello
Orsini del Balzo – per la vittoria riportata sui Britanni”).Cristianesimo sia
stato qui introdotto dall’Apostolo San Pietro in viaggio da Antiochia verso
Roma. In ricordo di questo evento la città fu chiamata per secoli “San Pietro
in Galatina”,con l’Unità d’Italia le fu ridato il suo nome originario. Nella
seconda metà del ‘500, quasi a voler sottolineare le origini greche della città,
fu aggiunta, sotto le chiavi, una civetta coronata in maestà: era l’animale
sacro ad Atena, dea della sapienza. Nella
ricorrenza , il 29 giugno, di usanza ricordare
un rito esorcistico , sia per le donne pizzicate (talvolta erano anche gli uomini)
per allontanare il male ,lo si faceva
a suon ti musica chiamata PIZZICA . Si svolgerà ad agosto nelle zone del
Salento il più importante festival musicale interamente dedicato alla
valorizzazione ed al recupero della pizzica salentina la celeberrima "La
Notte della Taranta", La pizzica rappresenta il tipo di musica che
scandiva l'antichissimo rituale delle cure impartite per sconfiggere il morso
immaginario della tarantola, il pericolosissimo ragno.
un'antica tradizione vuole che per salvare la vittima, venissero suonati incessantemente
i tamburelli ad un ritmo vorticoso finché l'incantesimo non veniva sciolto Il
suono incessante dei tamburelli veniva accompagnato da un ballo ripetitivo ed
ossessivo, utile ad esaurire completamente il veleno. ci sono alcune varianti
alla pizzica tarantata come ad esempio il ballo del
corteggiamento tra donna e uomo e la danza dei coltelli
definita anche pizzica a scherma.
sabato 29 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
Santuario S. Cosimo alla Macchia- Oria (Br)
Il santuario di San Cosimo alla
Macchia, sito a circa 5 km dalla città di Oria, è importante poiché in Oria
risiedono numerose reliquie dei Santi Medici. Congiunto al santuario vi è il
museo con gli ex voti (doni) dei fedeli. Tale santuario I solenni festeggiamenti
sono previsti ogni anno il quinto giovedì dopo Pasqua, durante le così chiamate
(Pirdunanzi) (perdonanze ). Per gli appassionati vi è la presenza del museo
etnografico, il primo per numero di oggetti conservati, dell'Italia
Meridionale.
mercoledì 26 giugno 2013
Oria
Secondo Erodoto un gruppo di cretesi
naufragò lungo le coste salentine. Scelsero poi il colle più alto per
meglio controllare il territorio e vi costruirono Hyria, l’odierna città
messapica di Oria, a metà strada tra Brindisi e Taranto, nella parte più a nord
del Salento.
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